Questa pandemia ci ha cambiati.

La pandemia vista dai giovani. Una eterna lotta tra la voglia di resistere e la sensazione di non riuscire più a sopportare un modello sociale che a loro, più di tutti, suona come innaturale. Un contrasto che appare chiaro nei pensieri e nelle riflessioni che gli allievi delle quarte B e D dell’istituto professionale Ciofs di Cinisello Balsamo, dove si formano pasticcieri, panificatori e addetti alla ristorazione, hanno affidato alla loro insegnante Alessandra Vergani, raccontando come vivono in queste settimane di lockdown rafforzato. L’ennesima stagione della loro vita nella quale sono stati strappati agli amici di scuola e soprattutto alle esperienze di lavoro che servono a costruire il loro futuro professionale. “Noi adolescenti ci stiamo perdendo anni di vita che nessuno potrà mai ridarci – racconta Ginevra – anche il solo uscire con gli amici, o festeggiare un compleanno, o addirittura fare un viaggio; questo penso che sia veramente quello che ci manca”. In tutti questi mesi l’Istituto Professionale di Via Laura Vicuna a Cinisello ha garantito ai ragazzi la possibilità di frequentare i laboratori in sicurezza e di continuare a “incontrarsi” facendo lezioni online. “Credo di essere maturato, penso in un modo diverso, prendo le distanze da molti ragazzi della mia età, ma non solo loro, che sembra non imparino niente dalle situazioni che vivono, mancano di senso di responsabilità, non capiscono che, con le nostre piccole azioni normali, possiamo contribuire in questo recupero per il nostro Paese”, racconta Loris. Non è da meno Luca che confessa: “Credo sia un momento che mi ha costretto a fare delle riflessioni importanti, a capire chi voglio essere e cosa voglio fare della mia vita. In questo senso, quando sarà tutto finito, potrò dire di aver imparato cose che in nessun altro modo avrei potuto imparare”. Tanta fatica, ma anche tantissima solidarietà nelle loro parole.

“Personalmente tutto ciò mi ha cambiato – afferma Riccardo – Ho capito che siamo tutti sulla stessa barca, non esiste né ricco né povero, siamo tutti uguali”. E quando l’insegnante ha chiesto a tutti loro che cosa vorrebbero dire agli adulti, Miguel ha risposto: “Non pensate al vostro giardino e aiutate le persone che hanno bisogno”.

Rosaria Palazzolo

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