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8 febbraio 1852 – 2022: il primo contratto di apprendistato promosso da Don Bosco compie oggi 170 anni. E’ considerato da molti il primo contratto moderno di lavoro. Non solo perché molte delle sue clausole più tardi entreranno nella normale prassi dei rapporti lavorativi, ma anche e soprattutto perché per la prima volta, con un documento che riporta ben quattro firme, si sancisce un’alleanza che è ancora oggi di ispirazione per l’opera dei formatori: quella tra il datore di lavoro, il lavoratore, la famiglia dell’apprendista e l’educatore. Il ragazzo che diede il via agli apprendistati fu Giuseppe Odasso, di Mondovì che venne preso a lavorare nella bottega del “mastro minusiere” Giuseppe Bertolino, a Torino, per imparare l’arte di falegname “per lo spazio di anni due”. Nel contratto sono previste una serie di clausole, scritte a mano, che prevedono, fra l’altro, che Bertolino dia le necessarie “istruzioni e le migliori regole per ben imparare l’arte del minusiere con opportuni e salutri avvisi che darebbe un buon padre al proprio figlio, correggendolo amorevolmente in caso di mancanza, mai con maltrattamento e con lavori proporzionati alla sua età”. Mentre Odasso ha l’impegno di essere docile, rispettoso ed obbediente.
Un contratto che è alleanza, patto educativo, che ancora oggi, accompagna i ragazzi nel mondo del lavoro.
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