Le classi terze del CIOFS di Milano hanno intrapreso un importante percorso educativo partecipando al progetto “Come eri vestita”, promosso da Amnesty International. Questa
iniziativa mira a sensibilizzare i giovani sul tema della violenza contro le donne, un problema che, purtroppo, continua a segnare profondamente la nostra società.
Il progetto prende il nome da una delle domande più comuni e discriminatorie che spesso viene posta alle vittime di violenza sessuale, insinuando che l’abbigliamento possa giustificare un atto tanto grave. Attraverso un percorso fatto di incontri, riflessioni e attività pratiche, gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare i pregiudizi e gli stereotipi legati alla violenza di genere.
Il cuore dell’iniziativa è rappresentato da una mostra che espone abiti simbolici, accompagnati da storie reali di vittime. Questo potente messaggio visivo ha permesso ai ragazzi di comprendere che la violenza non è mai colpa di chi la subisce, ma esclusivamente di chi la commette. Gli studenti hanno anche partecipato a laboratori di gruppo, dove hanno discusso di tematiche come il consenso, il rispetto reciproco e il ruolo dei media nella diffusione di stereotipi.
“Questo progetto ci ha aperto gli occhi su realtà che spesso vengono banalizzate o ignorate”, ha commentato una studentessa di Terza. “È stato toccante ascoltare le testimonianze e riflettere su quanto sia importante cambiare la nostra mentalità e quella della società.”
Grazie a iniziative come questa, il CIOFS di Milano vuole impegnarsi nell’educare le nuove generazioni al rispetto e alla consapevolezza, ponendo le basi per una cultura più inclusiva e libera da pregiudizi. L’obiettivo è chiaro: formare cittadini consapevoli e attivi, pronti a contribuire alla realizzazione di un mondo in cui nessuno debba mai più giustificare il proprio abbigliamento o comportamento per difendersi da un atto di violenza.